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lunedì 2 gennaio 2017

LEGGENDA DELL'INVERNO


Piero Bargellini - La leggenda dei passeri
Una volta i passerotti abitavano nei boschi; avevano un bel vestito di piume variopinte e cantavano meravigliosamente.Venne una grossa nevicata. Il bosco restò sepolto; i campi attorno scomparvero sotto il coltrone bianco.I passerotti non avevano più da mangiare. Morivano di fame.Allora pensarono di emigrare verso il paese dove abitavano gli uomini.I primi passerotti partirono così in direzione del fumo che usciva dai camini accesi. Giunti in paese, si posero sugli arpioni delle finestre, sulle grondaie dei tetti e si misero a cantare.Gli uomini, a vedere quegli uccelli così variopinti e a sentirli così cantare, se ne invaghirono. Dettero loro la caccia. Parte ne ammazzarono, parte ne fecero prigionieri.Un solo passerotto riuscì a fuggire. Tornò al bosco tutto spaventato e disse agli altri uccelli:Il nostro bel vestito e il nostro canto melodioso attirano troppo il desiderio degli uomini. Se si vuole vivere iri pace bisogna essere più modesti. Lì per lì i passerotti del bosco protestarono. Essi non avrebbero mai rinunziato alloro vestito variopinto e al loro bel canto.Ma la fame si faceva sentire sempre più forte. O morire o rinunziare al bel vestito di piume colorate.Fu così che i passerotti mutarono aspetto. Si misero un povero vestito di piume grigie e si presentarono alla casa dell'uomo come tutti i mendicanti, facendo un solo verso: Cip, cip! - che vuoI dire: Buon dì. Buon dì! Allora l'uomo si commosse alla vista di quei poveri uccelli affamati e dette loro da mangiare.Da quel giorno i passerotti non abitarono più nel bosco, ma vissero attorno alle case degli uomini, vestiti modestamente e senza canto.

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